sexta-feira, abril 08, 2005

Turandot - Um final repensado

No artigo abaixo, "De Turandot e Turandot", depois de publicado, não consegui editar, o Blogger está constipado, e incluir o seguinte trecho:

Tanto Alfano (em 1926) quanto Berio (em 2001), utilizaram-se do mesmo texto para encerrar a obra. O libretto em ambos os casos, de autoria de Giuseppe Adami e Renato Simoni, foi rigosamente seguido por ambos.

Normalmente quando se fala de de uma ópera esquece-se de citar os librettistas que respondem pelo texto, uma injustiça.

Aqui no caso, já para dizer que trecho, está sendo usado no sentido figurado, sempre sei como começo, mas deixo os pensamentos criarem asas, transcrevo abaixo o texto:

Os versos, em italiano:

TUTTI
Liù, bontà, Liù, dolcezza,
dormi! Oblia!
Liù Poesia!

(Fim da composição e orquestração de Puccini)

(Começo da orquestração e composição, tanto de Alfano quanto de Berio)

CALAF
Principessa di morte
Principessa di gelo!
Dal tuo tragico cielo
scendi giù sulla terra!
Ah! Solleva quel velo!
Guarda, guarda, crudele,
quel purissimo sangue
che fu sparso per te!

TURANDOT
Che mai osi, straniero!
Cosa umana non sono.
Son la figlia del Cielo
libera e pura.
Tu stringi il mio freddo velo
ma l'anima è lassù!

CALAF
La tua anima è in alto,
ma il tuo corpo è vicino!
Con le mani brucianti
stringerò i lembi d'oro
del tuo manto stellato.
La mia bocca fremente
premerò su di te...

TURANDOT
Non profanarmi!

CALAF
Ah! Sentirti viva!

TURANDOT
Indietro!

CALAF
Sentirti viva!

TURANDOT
Indietro!

CALAF
Sentirti viva!

TURANDOT
Non profanarmi! Non profanarmi!

CALAF
Il gelo tuo è menzogna!

TURANDOT
Indietro!

CALAF
È menzogna!

TURANDOT
No, mai nessun m'avrà!

CALAF
Ti voglio mia!

TURANDOT
Dell'ava lo strazio
non si rinnoverà! Ah, no!

CALAF
Ti voglio mia!

TURANDOT
Non mi toccar,
straniero!
È un sacrilegio!

CALAF
No, il bacio tuo mi dà l'eternità!

TURANDOT
Sacrilegio!
Che è mai di me?
Perduta!

CALAF
Mio fiore!
Oh! Mio fiore mattutino!
Mio fiore, ti respiro!
I seni tuoi di giglio...
... ah! treman sul mio petto!

DONNE
Ah!... Ah!... Ah!...

CALAF
Già ti sento mancare di dolcezza,
tutta bianca nel tuo manto d'argento!

TURANDOT
Come vincesti?

CALAF
Piangi?

TURANDOT
È l'alba! È l'alba!...
È l'alba! Turandot tramonta!

BAMBINI
L'alba! Luce e vita! Tutto è puro!
Tutto è santo!
Che dolcezza nel tuo pianto!

UOMINI
L'alba! Luce e vita! Principessa,
che dolcezza nel tuo pianto!

CALAF
È l'alba! È l'alba!
E amor... e amore
nasce col sole!

TURANDOT
Che nessun mi veda,
la mia gloria è finita!

CALAF
No! Essa incomincia!

TURANDOT
Onta su me!

CALAF
Miracolo! La tua gloria
risplende nell'incanto
del primo bacio, del primo pianto!

TURANDOT
Del primo pianto... Ah...
Del primo pianto!
Sì, straniero, quando sei giunto,
con angoscia ho sentito
il brivido fatale
di questo mal supremo.
Quanti ho visto morire per me!
E li ho spregiati;
ma ho temuto te!
C'era negli occhi tuoi
la luce degli eroi.
C'era negli occhi tuoi
la superba certezza...
E t'ho odiato per quella...
E per quella t'ho amato,
tormentata e divisa
fra due terrori uguali:
vincerti o esser vinta...
E vinta son... Ah! Vinta,
più che dall'alta prova,
da questa febbre che mi vien da te!
CALAF
Sei mia! Mia!

TURANDOT
Questo, questo chiedevi,
Ora lo sai.
Più grande vittoria non voler!
Parti, straniero, col tuo mister!

CALAF
Il mio mistero?
Non ne ho più! Sei mia!
Tu che tremi se ti sfioro!
Tu che sbianchi se ti bacio
puoi perdermi se vuoi!
Il mio nome e la vita
insiem ti dono.
Io son Calaf, figlio di Timur!

TURANDOT
So il tuo nome! So il tuo nome!

CALAF
La mia gloria è il tuo amplesso!

TURANDOT
Odi! Squillan le trombe!

CALAF
La mia vita è il tuo bacio!

TURANDOT
Ecco! È l'ora!
È l'ora della prova!

CALAF
Non la temo!

TURANDOT
Ah! Calaf,
davanti al popolo con me!

CALAF
Hai vinto tu!

Scena Seconda

FOLLA
Diecimila anni
al nostro Imperatore!

TURANDOT
Padre augusto,
conosco il nome dello straniero!
Il suo nome... è Amor!

FOLLA
Amor!
O sole! Vita! Eternità!
Luce del mondo è amore!
Ride e canta nel sole
l'infinita nostra felicità!
Gloria a te! Gloria a te! Gloria!


É curioso notar que, na orquestração de Alfano, a mais antiga e conhecida pela maioria, este opta por terminar a ópera num "crescendo" tão a gosto dos compositores mais modernos. Quando termina a última nota a ovação é espontânea. É o clímax que irrompe da platéia provocado pelas altas notas. As palmas só vão cessar quando todo o elenco todos seus artistas são ovacionados.

Já na orquestração de Berio, o final é mais introspectivo. O final da ópera, longe de ser triunfal, é um anti-cíimax. A música, belíssima, convida a uma introspecção. A letra não foi mudada, a cena foi profundamente repensada, Calaf e Turandot se cumprimentam por sobre o corpo de Liù. O tom mais grave impresso por Berio valoriza a sensação que "não basta vencer por vencer". Eu diria que Turandot reconhece sua vitória por cima de um cadáver que a acompanhará o resto dos seus dias. Calaf também levará todo o peso da morte de Liù, por quem esta se sacrificou.

A ópera termina menos grandiosa mas, certamente mais humana. Ambas são dignas do nosso mais sincero aplauso. E a vitória deve ser repensada. Ela realmente não foi total.

Eu diria que podemos vivenciar essa vitória, tão amarga quanto a Turandot de Berio, nos últimos acontecimentos que estamos convivendo. Não há do que regozijar-se. Não há porque!

Esse, por si só, já é um tema a ser repensado.

Jacques

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